Roche Now. Utilizzo dei dati digitali in sanità: a che punto siamo?

  • da Repubblica Salute.it, 17 maggio 2021 – “Servono regole chiare sulle modalità di accesso e di utilizzo dei dati. E serve una visione lungimirante che identifichi i dati come beni da valorizzare. L’intervista a Beatrice Lorenzin al talk “Roche Now”.

La pandemia ha messo in evidenza il bisogno di poter trovare risposte rapide e precise a problematiche urgenti e fuori controllo. I big data possono essere la chiave di volta ma è chiaro a tutti quanto il nostro sistema sia ancora impreparato a cogliere questa trasformazione. Cosa manca? Un programma di condivisione e integrazione del dato clinico e amministrativo, per esempio. “Basti pensare che ogni Regione ha una sua autonomia e un sistema di archiviazione dei dati completamente indipendente, non integrato sul territorio e incapace di comunicare in maniera armonica. Manca una cabina di regia unica che integri i sistemi informativi degli ospedali con quelli delle strutture territoriali e nazionali che gestiscono la salute dei cittadini”, dice Ennio Tasciotti, scienziato esperto di biotecnologie mediche, nei panni di conduttore del talk “Roche Now”, dedicato al tema dei Big Data e della medicina personalizzata. La terza di 5 puntate del talk analizza la questione dal punto di vista degli organi di controllo, in un dialogo con Beatrice Lorenzin, ex Ministro della Salute.

Sanità, utilizzo dati digitali. Lorenzin: “Occorre parlare in una sola lingua”

Cosa significherebbe per il sistema sanitario nazionale accedere in un modo più semplice ai dati e utilizzarli al meglio? “L’utilizzo non uniformato di piattaforme gestionali ospedaliere ha complicato la condivisione dei dati digitali e delle conoscenze acquisite finora”, continua Tasciotti. Ma la pandemia ha fatto da acceleratore: “C’è stato un aumento esponenziale delle prenotazioni effettuate via web, dei pagamenti dei servizi sanitari online e della consultazione della propria cartella clinica digitale. La trasformazione è in atto e spetta a istituzioni e agenzie regolatorie assecondarla”. Per prima cosa, servono regole chiare sulle modalità di accesso e utilizzo dei dati. E serve una visione lungimirante che identifichi i dati come beni da valorizzare.

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