Roma, 4 mag. (Adnkronos Salute) – Quale ruolo per l’intelligenza artificiale (Ai) nella medicina di precisione? Quali i possibili ambiti di applicazione clinica in questo momento in cui anche la medicina è al centro di una ‘rivoluzione digitale’? Sono solo alcune delle domande a cui è stata data risposta nel corso di ConnAction, la serie di eventi virtuali dedicati ai medici su tematiche legate alla Digital Health, promossa da Pfizer Healthcare Hub. Incontri, appena conclusi, che hanno evidenziato i passi da gigante fatti dall’Ai in medicina. Specialisti e innovatori del mondo dell’Healthech si sono confrontati sulle tematiche che in questo momento di emergenza sanitaria hanno reso evidente il ruolo della digitalizzazione nella pratica medica e nella governance dalla diagnosi al trattamento come, ad esempio, nell’applicazione dell’Ai nella diagnostica per immagini (medical imaging), tematica centrale dell’incontro virtuale.
“Nella definizione di intelligenza artificiale in medicina, pensiamo all’insieme di applicazioni che si rifanno all’intelligenza umana applicate alle macchine per ridurre, ad esempio, il margine di errore umano”, ha spiegato Luca Maria Sconfienza, direttore Unità operativa di Radiologia diagnostica e interventistica, Ircss Policlinico San Donato (Milano). “In radiologia, ad esempio, significa – ha aggiunto – migliore capacità di lettura delle immagini, ma anche contributi prognostici, o una stratificazione del rischio a partire dalle cartelle cliniche dei pazienti. E non dimentichiamoci anche del tema dell’uso dei big data e i ‘nodi’ della privacy”.
Negli ultimi anni – si legge in una nota – l’intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante, come dimostra l’approvazione da parte della Fda americana di una serie di algoritmi utili per la diagnosi in ambito medico. Ma l’obiettivo futuro è che l’Ai possa superare la performance umana, in maniera affidabile. “Un’opportunità fondamentale non solo in radiologia, ma per tutto l’ambito medico – aggiunge Sconfienza – Immagino un futuro in cui l’Ai non sostituirà il radiologo o il medico, come pure è stato previsto da qualcuno, ma sarà una risorsa importante per i professionisti della salute che sapranno farne uso”.
Un futuro che sembra a portata di mano è quello presentato dalle quattro startup che si sono distinte per innovazione e soluzioni digitali nella gestione del paziente a distanza. Una è Volv global, startup svizzera la cui mission è accelerare il progresso della scienza, ridurre il costo della sanità, migliorare l’output economico e il benessere di tutti. Grazie ai loro tool, aiuta a diagnosticare malattie rare di o di difficile diagnosi. Il team di data science di Volv è specializzato nell’utilizzo di dati del mondo reale, sia strutturati che non strutturati, per costruire robusti modelli predittivi per migliorare i risultati dei pazienti. La seconda è Kaiku health, realtà finlandese che ha creato una piattaforma per interventi di salute digitale. Fornisce il monitoraggio dei risultati riferiti dai pazienti e il monitoraggio intelligente dei loro sintomi. L’uso di Kaiku Health aiuta le cliniche oncologiche a fornire cure ottimizzate attraverso una gestione tempestiva dei sintomi e un migliore flusso di lavoro. Kaiku è stata acquisita da Elekta nel 2020.
Poi c’è Hynnova, startup che applica le migliori tecniche di data science al settore Helthcare. E’ stata lanciata all’interno della Eit Digital Innovation Factory e ha sviluppato due prodotti che utilizzano l’apprendimento automatico per ottimizzare dinamicamente l’uso degli spazi e delle risorse sanitarie. Sono attualmente impiegati per ottimizzare le attività di assistenza domiciliare e le campagne di vaccinazione Covid-19 nell’area nord della Città Metropolitana di Torino. E ancora: Image biopsy lab, startup austriaca la cui mission è il miglioramento della qualità della vita di oltre un miliardo di pazienti affetti da malattie muscolari e scheletriche fornendo soluzioni guidate dall’Ai. I loro tool aumentano il flusso di lavoro degli strumenti di radiologia, permettendo la diagnosi precoce e la prevenzione delle malattie muscoloscheletriche.
“L’intelligenza artificiale è un ingrediente fondamentale per la trasformazione digitale, e uno strumento essenziale per la nuova medicina, che porterà la terapia ‘oltre la pillola’”, sottolinea Päivi Kerkola, Country Manager di Pfizer Italia. “Una rivoluzione conclude – che non può non partire dalle criticità, dai ‘punti dolenti’, del percorso dei pazienti con l’obiettivo di arrivare a offrire una terapia davvero personalizzata. L’intelligenza artificiale è quindi essenziale per la nuova medicina di precisione: pensiamo già al contributo degli algoritmi nel prevedere le reazioni del paziente alla terapia”.