- da Farmacista33.it 27 maggio – “Nel capitolo sulla digitalizzazione contenuto nel Pnrr la trasformazione digitale del settore farmacia dovrà diventare uno dei dossier prioritari del processo e centrale sarà la piena attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico i cui manca ancora il Dossier Farmaceutico, elemento certamente tecnico, ma dalla valenza strategica spesso sottovalutata in passato. A lanciare la riflessione è Francesco Schito, segretario generale Assofarm in un editoriale al notiziario dell’associazione”.
I tamponi, i vaccini, il pieno sostegno offerto alle farmacie rurali all’interno del Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza sono “risultati straordinari per la nostra categoria, quasi insperabili un solo anno fa. Tutto ciò non deve però mettere in ombra altri elementi interessanti ma meno evidenti contenuti nello stesso PNRR” scrive Schito. Queste iniziative nascono un “denominatore comune”: “Di fronte ad una crisi sanitaria inedita per gravità e dimensioni, lo Stato ha coinvolto le farmacie territoriali in un modo mai accaduto precedentemente. Queste ultime hanno risposto all’appello e hanno prodotto risultati concreti. Hanno così dimostrato quanto sostenevano da anni: la farmacia è un asso nella manica che il SSN non gioca quanto potrebbe sul tavolo della medicina del territorio e de-ospedalizzazione delle cure”.
Digitalizzazione: ammodernamento, big data relazione smart con paziente
Ed è da questa prospettiva, secondo Schito che “va interpretato il capitolo sulla digitalizzazione, anch’esso contenuto nel PNRR. Di ammodernamento dei sistemi informativi, di sviluppo di big data e successivo utilizzo virtuoso degli stessi, di una relazione più smart con il paziente, se ne parla da anni, ma di concreto è successo ben poco”. Il Covid prosegue, “ha drammaticamente dimostrato quanto possano fare la differenza cose come la disponibilità di dati aggregati o di canali comunicativi diretti. La digitalizzazione del nostro settore dovrà insomma diventare uno dei dossier prioritari del processo riformativo finalmente avviato ma certamente non concluso. Centrale, in questo dibattito, sarà la piena attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico. Lo strumento, come noto, è formalmente attivo in tutte le Regioni ma solo in alcune di esse è già pienamente operativo e corredato del maggior numero di dati possibile. Tra questi dati mancanti figura certamente il Dossier Farmaceutico. Ecco la grande occasione offertaci dal PNRR. Stiamo parlando di un elemento certamente tecnico, ma dalla valenza strategica spesso sottovalutata in passato. Creare la storia farmaceutica di ogni paziente e successivamente renderla facilmente disponibile a tutto il sistema sanitario non significa solo offrire una maggiore tutela della salute ai nostri concittadini, ma significa anche integrare maggiormente la farmacia nel Sistema Sanitario Nazionale”. E conclude: “Fin dall’inizio dell’emergenza le farmacie hanno dimostrato un grande dinamismo nel dibattito politico-istituzionale, supportato sul campo dalla professionalità e dallo spirito di servizio dei nostri farmacisti. Oggi finalmente stiamo raccogliendo i frutti i termini di considerazione e investimenti pubblici nel nostro settore. In questa situazione così favorevole, l’errore che dobbiamo assolutamente evitare è quello di adagiarci sugli allori e dimenticare che molte cose importanti sono ancora da fare”.