Big Data. Oltre 44 trilioni, 44 mila miliardi di dati digitali nel mondo saranno registrati e accumulati entro il 2020 e, di questa impensabile mole, appena lo 0,5% di essi sono stati finora analizzati. Se ai Big Data integriamo modelli di analisi, tecnologie e strategie d’intelligenza artificiale potremmo avere nascosta sotto il naso la risposta a malattie gravi come il cancro o l’Alzheimer o quali siano le vere minacce sanitarie del futuro, solo che oggi non lo sappiamo ancora. Semplicemente perché non abbiamo ancora ben compreso come sfruttare tutte le potenzialità dei Big Data.
La terza edizione della conferenza nazionale “Big Data in Health”#BDH2019, tenutasi dal 2 al 4 ottobre nella sede centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Roma, è stata esattamente il luogo in cui i vari attori del mondo della sanità e della salute si sono incontrati per fare rete e non perdere quella che forse può essere considerata la più importante occasione di migliorare la salute e la sanità italiana. Con lo scopo di condividere risultati scientifici e linee di ricerca attuali e future, nonché di affrontare i temi caldi riguardanti la privacy dei pazienti e la sicurezza delle infrastrutture che devono proteggerli.
Con la testata web Sanità & Informazione a fare da Media partner e Merqurio partner logistico con il canale DottNet, #BDH2019 ha fatto registrare attenzione su agenzie stampa e media di settore – ANSA Salute, Quotidiano Sanità, Sole24Ore Sanità, LiberoQuotidiano Salute, Panorama della Sanità etc. – come riportato di seguito, e partecipazione di pubblico intorno alle 600 persone nei primi due giorni.
Le aziende presenti con stand alla Conferenza sono state rappresentative del quadro nazionale e delle aree più tecniche dei Big Data in Health, in particolare di cybersecurity con Trend Micro, Aspisec e Darktrace, queste ultime intervistate in video dal media partner oltre che protagoniste della tavola rotonda pomeridiana del 3 ottobre dedicata al “Data management e gestione del rischio nelle infrastrutture critiche”.
Consultabili in https://www.facebook.com/BigDataInHealthMeeting/ gli interventi di Francesco Modafferi, area R&S dell’Autorità Garante della Privacy, di Mario Nicodemi, professore all’Università di Napoli Federico II e associato INFN, di Sergio Bonomo, ricercatore dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMed), di Prisco Piscitelli, medico epidemiologo, ricercatore dell’Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo (ISBEM) e di Roberto Setola, Campus Bio Medico hanno animato le prime due giornate, insieme a quelli istituzionali di Tiziana Frittelli, presidente di FederSanità, di Silvio Brusaferro, presidente Istituto Superiore di Sanità, di Roberto Monaco, segretario generale FnomCeo, e di Nicola Calabrese, vice segretario nazionale FIMMG.
La terza e ultima giornata è invece stata un’autentica sessione di Science at work, dedicata ai contributi più innovativi della ricerca sull’Health. Da Mario Bochicchio, CINI dell’Universita’ del Salento a Lecce, che si è chiesto se gli attuali test medici possano trarre vantaggio dalla Big Data Analytics in ostetricia e ginecologia; a Franca Tecchio, prima ricercatrice del CNR, che per la prima volta ha parlato di elettroceutica o trattamenti con elettrodi personalizzati presi dalla risonanza magnetica cerebrale e in grado di curare la fatica cronica nella sclerosi multipla; fino all’uso dei Big Data nella diagnostica per immagini e raccontata dal fisico Marco Aiello dell’Istituto di Ricerca Diagnostica e Nucleare di Napoli.