“13928 persone isolate, 15557 tamponi effettuati, 878 persone positive al COVID, 82 decessi, 6 clusters. La tempistica ha dimostrato di essere cruciale per il controllo e il contenimento dell’infezione. La ASL ROMA 4, con la creazione del sistema COVID, un database informatico consultabile da tutti gli operatori autorizzati, ha reso il più efficiente possibile la raccolta sistematica dei dati”.
di Simona Ursino, Direttore del Dipartimento di Prevenzione ASL Roma 4
Cosa vuol dire essere una ASL di Provincia?
Vuol dire avere 4 Distretti, 28 Comuni, 300.000 abitanti ed una superficie quadrata di 1.317 Km2 … in altri termini 1.30 h di macchina per passare dal distretto 1 al distretto 4.
Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) in accordo con i medici di medicina generale, che rappresentano le richieste del territorio, e in stretta collaborazione con le altre ASL della Regione, riceve le segnalazioni dei soggetti da sottoporre a sorveglianza e si occupa di effettuare l’indagine epidemiologica, eseguire i test diagnostici, nonché notificare le eventuali misure cautelative.
L’utilizzo dei mezzi informatici è l’unico strumento che ci consente di annullare le distanze.
Durante l’emergenza COVID avere strumenti agili di comunicazione ci ha permesso di essere meno soli e soprattutto di uniformare le azioni nel territorio.
E’ stato necessario effettuare un monitoraggio attivo digitalizzato dell’infezione.
Mai prima d’ora avevamo avuto a che fare con numeri così elevati in un lasso di tempo così breve: 13928 persone isolate, 15557 tamponi effettuati, 878 persone positive al COVID, 82 decessi, 6 clusters.
La tempistica ha dimostrato di essere cruciale per il controllo e il contenimento dell’infezione. La ASL ROMA 4, con la creazione del sistema COVID, un database informatico consultabile da tutti gli operatori autorizzati e nel pieno rispetto delle normative sulla protezione dei dati personali, ha reso il più efficiente possibile la raccolta sistematica dei dati.
Il sistema consiste in una procedura informatica su piattaforma WEB ad accesso controllato, su di un database che accentra tutte le informazioni.
Questa procedura tramite un comune Browser, consente l’inserimento dei dati relativi ai soggetti in isolamento, data fine isolamento, tamponi e sierologici effettuati, guarigione/decesso, caso indice.
Il sistema consente l’inserimento diversificato da parte di operatori dei vari servizi ASL.
Si genera cosi una tabella informativa che consente successivamente l’elaborazione statistica dei casi in esame.
La procedura, sviluppata e gestita dei Sistemi Informatici Aziendali, consente l’esportazione dei dati inseriti in formati diversi, cosi da poter assolvere anche al debito informativo con la Regione Lazio.
Si tratta di un vero e proprio fascicolo elettronico in cui vengono raccolti sia dati anagrafici, che anamnestici utili ai fini dell’indagine epidemiologica.
Nei fatti, ogni soggetto del nostro territorio di competenza che viene sottoposto a misure cautelative di sanità pubblica, ovvero isolamento domiciliare, tampone nasofaringeo, test sierologico, viene registrato all’interno di questa piattaforma digitale.
Il database è consultabile in qualsiasi momento dalle forze di polizia e dai comuni che devono svolgere operazioni di controllo ovvero servizi utili al cittadino cui viene limitata la mobilità.
Attraverso questo database è possibile anche verificare l’attività svolta da ogni singolo operatore.
In previsione di una seconda ondata stiamo provando a condividere il sistema anche con i MMG e PLS con i quali il coordinamento e la collaborazione è stata cruciale per risolvere situazioni a volte tragiche e che richiedevano un intervento immediato.
In assenza di questa tecnologia non avremmo mai potuto contenere e controllare, come fatto finora, l’epidemia di COVID19.
Attraverso strumenti come corsi FAD e Webinar offerti gratuitamente dall’azienda o dal Ministero della Salute in accordo con l’Istituto Superiore di Sanità, tutto il personale riceve una formazione continua in materia di contact tracing, epidemiologia e virologia.
L’APP IMMUNI e la Telemedicina saranno una nuova sfida da affrontare per la medicina del territorio, essenziali per contenere e limitare la diffusione dei nuovi focolai che potremmo dover affrontare nei prossimi mesi. La stagione autunnale, con l’abbassamento delle temperature, l’affollamento dei luoghi chiusi nonchè la diffusione dei virus stagionali, rappresenta il vero banco di prova per valutare le competenze acquisite finora e metterle al servizio del sistema digitalizzato. Il tempo di azione fa la differenza, ne vale la nostra salute.