Breve nota sui primi paper di validazione della sierologia per il COVID-19
di Pierpaolo Cavallo
Andrea Padoan, Chiara Cosma, Laura Sciacovelli, Diego Faggian and Mario Plebani, Azienda Ospedaliero Universitaria di Padova
Clin.Chem.Lab.Med 2020
Questo paper presenta la validazione del metodo di analisi in chemiluminescenza usando il kit SNIBE con strumentazione MAGLUMI.
I kit sono denominati SARS-CoV-2 IgM e SARS-CoV-2 IgG; il primo misura gli anticorpi di risposta immune primaria, cioè quelli prodotti dal primo contatto col virus e che durano pochi giorni, mentre il secondo misura le IgG, che sono il frutto della risposta immune secondaria e che garantiscono una protezione immunologica di lunga durata.
A questo proposito va ricordato che la letteratura scientifica sul SARS-CoV-1, quello del 2009, ha ampiamente dimostrato che gli anticorpi durano come minimo tre anni, e i molti casi sono stati riscontrati fino al 10 ani dopo l’infezione. Pur essendo vero che il Cov-2 ha mostrato dei casi di recidiva del virus dopo poche settimane, si tratta di meno del 5% della popolazione, ed è altamente possibile siano stati dei tamponi con falso negativo.
Il kit è uno dei quattro competitor che sono al vaglio dell’ISS (vedi Il Fatto Quotidiano allegato, a pag. 9) per la scelta di un test da adottare a livello nazionale; questo test è stato comunque già adottato dalla Regione Veneto per il suo programma di screening su circa 700.000 cittadini.
Il paper presenta la validazione del metodo eseguita secondo i protocolli del CLSI (EP15-A3), i quali prevedono di misurare di precisione, linearità’ e recupero di entrambi i kit, oltre alla misura di “robustezza”, cioè alla possibilità di procedere con l’inattivazione del virus (30′ a 56°C) direttamente dalla provetta madre con gel.
Questo è un test rilevante, perché il campione va trattato 30 minuti a 56 °C per inattivare il virus, se presente, e poterlo fare direttamente nella provetta madre, quella dove si mette il sangue al momento del prelievo, semplifica ed accelera il processo.
Infine è stata valutata la cinetica della comparsa degli anticorpi, che nel grafico qui sotto si vede benissimo, ed è molto interessante.
Lo studio conclude indicando che la sensibilità delle IgG a 12 giorni è del 100%, quindi si tratta di un affidabile immunodosaggio per l’accertamento della risposta immunologica nel siero di pazienti COVID-19.
Il secondo lavoro è del prof. Giuseppe Lippi, recentemente nominato capo della Task force sul Coronavirus della IFCC – Int. Fed. Of Clinical Chemistry.
Giuseppe Lippi, Gian Luca Salvagno et al., Az.Ospedaliero Universitaria di Verona
Clin.Chem.Lab.Med 2020
Lo studio fa riferimento alle caratteristiche sottolineate dal lavoro di Plebani e aggiunge una comparazione con il test molecolare RT-PCR della Seegene e i kit ELISA Euroimmun (IgA e IgM) confermando l’affidabilità del test.